Il nostro viaggio in moto in Marocco Il Marocco è stato il nostro secondo contatto con l'Africa... l'esperienza ci aveva lasciati entusiasti l'anno prima in Tunisia, ed ora eravamo ansiosi di vedere questa nazione...senza togliere che il clima che ci attendeva ci lasciava pregustare gite in maniche corte, mentre qui a casa nevicava...Quindi senza esitare anche quest’anno, con i nostri amici e compagni di viaggio, decidiamo di tornare e vedere un altro pezzettino di Africa.
Le moto erano già partite qualche giorno prima da casa, per essere trasportate fino a Malaga...a noi non resta che saltare comodamente su un aereo e raggiungere Malaga, dove ritireremo i nostri “destrieri”. Il viaggio si svolge con le solite vicissitudini di un viaggio aereo: ritardi, imbarco, sbarco, dubbi sulla partenza... infine imbarco definitivo e partenza. Giungiamo a Malaga nel pomeriggio, e già qui la temperatura è meravigliosa... siamo a fine dicembre e ci sono 21 gradi... L'indomani raggiungiamo il Marocco con il traghetto Algeciras-Ceuta, con una traversata di circa tre ore; arriviamo poi fino a Tangeri per espletare le pratiche burocratiche necessarie a stipulare l'assicurazione RC addizionale, obbligatoria in Marocco. Già Tangeri ci affascina con la sua modernità mista alla tradizione; da una parte la città “europea”, gradi palazzi a vetri, belle auto... dall'altra la medina, con gli uomini che sonnecchiano e fumano nei caffè, con il caratteristico miscuglio di odori, suoni, colori. Il giorno seguente percorriamo la costa che da Tangeri ci porterà verso Meknes, costeggiando belle spiagge; ci fermiamo per una sosta ad Assilah, bel paesino bianco e azzurro, dove conosciamo la scimmietta Michael e perdiamo un bel pò di tempo davanti a una tazza di the alla menta... la prima di un'inifinità di tazze di the alla menta... Passando da Larache siamo attirati da un fumo che sale... tipica connotazione del ristorantino a bordo strada, dove prontamente ci fermiamo per gustare brochette e tajine; dopo un altro pò di girovagare, giungiamo a fine giornata a Meknes, che visitiamo prendendo un taxi che noi definiremmo “obsoleto”.... il contachilometri registrava 750.000 Km percorsi... Il giorno seguente è il 31 dicembre, e la nostra destinazione è Marrakesh.. alloggeremo in un hotel gestito da musulmani, quindi non potremo brindare con lo spumante, ma tutto sommato...ci sono cose ben più importanti che un brindisi di fine anno! Lungo la strada che ci porterà a Marrakesh decidiamo di fare una deviazione per visitare le cascate di Ouzoud, le più famose del Marocco; e la scelta si rivela ottima, dal momento che le cascate, sulla cima di colline di roccia rossa ricche di piante grasse e mandorli in fiore, meritano davvero di essere visitate. La zona è regno indiscusso delle scimmiette, che vi abitano e aggiungono interesse alla già di per sè favolosa attrazione naturale... Partiamo da Ouzoud che è già tardi, ed arriviamo a Marrakesh al buio...cosa assolutamente sconsigliabile, visto che nelle buie strade attraversa di tutto, dai cani, a biciclette, motorini, carretti... Marrakesh vale senz'altro la sosta di una giornata, con la sua piazza rinomatissima su cui si affacciano bar e ristoranti, e i suoi tortuosi vicoli....e dopo le cinque del pomeriggio in un batter d'occhio la piazza si trasforma in un gigantesco ristorante all'aperto! Davvero suggestivo... Ma è già ora di ripartire, i colori del Marocco ci attendono... quindi via alla volta del passo Tizi-n-Tichka, Ait Benaddou (villaggio fortificato dichiarato patrimonio mondiale dall'Unesco), Ourzazate, le Gorges du Dades che al sole del tramonto ci regalano un quadro meraviglioso, con le loro tinte rosse e la vegetazione verdissima a contrasto. Senza ombra di dubbio il ricordo maggiore che ci rimarrà del Marocco sono i suoi colori accesi, e la vegetazione lussureggiante! Chi l'avrebbe mai immaginato... Il nostro itinerario prosegue con la visita delle gole del Todra, per poi spostarci fino a Merzouga, alle porte del deserto, dove ci fermeremo due giorni. Il deserto ha sempre un fascino unico, ci si perde nei suoi colori e nel suo nulla... e anche Merzouga non ci deluderà, regalandoci anzi una bellissima escursione in mezzo alle dune. E che dire delle tappe successive, Midelt, la foresta di cedri con i suoi milioni di bertucce che ci intrattengono per un paio d'ore, e la mitica Fes.... i colori, i suoni e le atmosfere di questa meravigliosa terra rimarranno per sempre impresse nella nostra memoria! |
Alcuni documenti utili...
Il nostro diario di viaggio
Il filmato del viaggio...
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